Dalle pagine di Joachim Meyer: il suo Dussack, la nostra traduzione.

Dalle pagine di Joachim Meyer: il suo Dussack, la nostra traduzione.

14/04/2023 0 Di Luca Venchi

Qualche anno fa io e Francesco Colussi iniziammo un lungo lavoro di lettura, reinterpretazione e traduzione della seconda parte del Gründtliche Beschreibung der Kunst des Fechtens (1570) di Joachim Meyer, parte dedicata all’uso del Dussack. Un lavoro che ci sta dando tutt’ora molte soddisfazioni. Questo lavoro, come molti, è ben lontano dal essere considerato finito ma mi è stato chiesto di iniziare a pubblicare alcuni estratti di questo viaggio e “a dio piacendo” così farò. Un viaggio attraverso la mente di un uomo la cui testa era tremendamente moderna ma montata al contrario con una visione ben chiara di che strada avesse fatto l’Arte della scherma fino a quel momento e che direzione avrebbe dovuto prendere per rimanere integra e reale. Senza diversità e incompletezze, adatta alla modernità dei tempi e conservando le tradizioni senza però lasciarle ammuffire su un piedistallo.

Bensì restaurando e ridando vigore a una passione che molti praticanti continueranno a ritrovare nei secoli successivi. Penso di essermi fatto prendere la mano con questa descrizione ma sarebbe stato un tradire l’enorme insegnamento di valore che ho ricevuto da quest’ Opera se non mi fossi degnamente espresso a suo favore e senza riserve. Ora quello che farò sarà presentare brevemente la prima pagina della più umile delle creature di dio il tirannosaurus rex armi disquisite nel trattato.

UNA DESCRIZIONE E INSEGNAMENTO SISTEMATICO DEL COMBATTIMENTO COL DUSACK,

dove molte Stücke virili e scaltre sono discusse in buon ordine, e presentate una dopo l’altra, attraverso le quali potenziali studenti possano meglio essere addestrati nel giostrarsi in questo, e poi nel combattimento con il Rappier.

In questa parte l’autore presenta l’introduzione al Dussack facendo subito intendere che sarà usato come filo conduttore per insegnare l’uso del Rappier. Ne fa seguire una prosa, riportata qui più in basso, che è una chiara descrizione dell’atteggiamento e della natura di questa arma e di come vuole che venga adoperata.

Avvertiamo che essendo una traduzione di una poesia dal tedesco questo è uno dei risultati più accettabili che assieme a Francesco abbiamo saputo dare (se qualcuno vuole migliorare la cosa nessuno si offenderà di sicuro).

Mit diser Wehr raich weit und lang/
Dem Hauw nach fürsich überhang/
Mit deinem Leib/darzu trit ferr/
Dein Häuw führ gewaltig umb ihn her/
Zu all vier enden laß die fliegen /
Mit geberden/zucken / kannst ihn triegen
In die sterck solt du versetzen /
Mit der schwech zugleich ihn letzen/
Auch näher solt du kommen nit/
Dann dast jn langest mit eim trit /
Wann er dir wolt einlauffen schier/
Das vorder ort/treibt ihn von dir /
Wer er dir aber glauffen ein /
Mit greiffen/Ringen/ der erst solt sein/
Der sterck und schwech nimb eben war/
Indeß / die Blöß/macht offenbar /
Im Vor/ und Nach / darzu recht trit/
Merck fleissig auf die rechte zeit/
Und laß dich bald erschrecken nit.
Con questa arma estenditi lontano e lungo,
sporgiti in avanti dopo il taglio.
Con il tuo corpo esegui anche passi lunghi;
manda i tuoi colpi con potenza attorno a lui.
ai quattro bersagli lasciali volare,
con portamento e ritrazione lo potrai ingannare.
Parerai nel forte, 
e nel frattempo lo ferirai col debole.
Inoltre non ti avvicinerai di più,
di dove puoi raggiungerlo con un passo.
Quando sta per correre verso di te,
la punta lo allontana da te.
Ma se ha corso verso di te,
con le prese e la lotta tu sarai il primo.
Presta attenzione al forte e al debole,
‘istantaneamente’ rendono le aperture visibili.
Inoltre esegui i passi correttamente nel Prima e nel Dopo;
aspetta diligentemente per il momento giusto,
e non lasciarti facilmente innervosire.

In questo testo possiamo decisamente sentirci calare nello spirito con cui Meyer vuole che venga condotto il combattimento con il Dusack, facendo anche da presentazione per tutto quello che affronterà all’interno di questa parte del trattato. Da notare come descrive le due parti della lama, il debole e il forte e due dei tre tempi schermistici della scuola di Liechtenauer il Prima (Vor) e il Dopo (Nach), per quanto riguarda il passeggio.


Nella pagina dopo questa si inizia davvero a stendere l’introduzione al contenuto del trattato:

Inhalt des Fechtens im Dusacken / und

in was ordnung solches Fechten beschriben wirdt.
Das erst Capitel.

Capitolo 1:

Contenuti del trattato sul combattimento con Dusack,
e in che ordine questa scherma verrà descritta.

Ora che ho steso il fondamento del combattimento con la spada, adesso viene il Dusack, che prende le sue basi dalla spada come la vera sorgente di tutto il combattimento che viene eseguito con una o due mani. Visto che è, dopo la spada, non solo l’arma più usata da noi tedeschi, ma anche un’origine e una base di tutte le armi usate con una mano. Lo presenterò qui e poi lo discuterò e lo spiegherò in maniera ordinata con tutti i suoi particolari e le sue tecniche.

Ora siccome il Dusack è così tanto correlato alla spada che la maggior parte delle tecniche che sono usate nella spada con entrambe le mani, sono eseguite con poche variazioni nel Dusack con una mano, seguirò lo stesso ordine nel descriverle come ho precedentemente osservato nella sezione sulla spada. E siccome precedentemente nel trattato sulla spada ci sono state sufficienti istruzioni riguardo alla divisione del combattente, che è il soggetto del combattimento, e alla divisione dell’arma.

Per prima cosa tratterò le posture o guardie, enumererò quante ve ne sono e come andranno eseguite nel lavoro.

Dopodiché, presenterò e discuterò i tagli uno dopo l’altro e come andranno eseguiti.

Come terza cosa, insegnerò con cura la divisione del combattente, secondo la quale questi tagli dovranno essere disposti, specificatamente il suo uso [della divisione], che avevo sorvolato nel trattato sulla spada in quanto appropriato qui, per assicurarmi che nulla di pertinente all’argomento sia lasciato fuori.

A quarto punto, aggiungerò alcune utili istruzioni e suggerimenti necessarie riguardo al parare, e come si debbano usare i tagli per tre scopi distinti.

E infine, quando tutti gli elementi necessari per il combattimento con il Dusack saranno stati affrontati, parlerò di ogni guardia una dopo l’altra, e presenterò, tramite molti esempi, come dovrai combattere da ciascuna di esse quando ci arrivi nel mezzo del combattimento o alla fine di un taglio, e descriverò correttamente come assemblare gli elementi che ti saranno stati insegnati, per creare una Stücke completa da esse.

Questa è una seconda presentazione, stavolta per nulla poetica e molto diretta, per dare una chiara idea dell’aspetto dei capitoli seguenti, dell’ordine e del loro contenuto. Trovo sia davvero interessante come prima vi sia una presentazione poetica e poi vi sia una presentazione molto pragmatica. Nei trattati della scuola di Liechtenauer di solito vi sono delle citazioni poetiche ricorsive, descriventi azioni o atteggiamenti che dicono come dovrai reagire a un’azione o come dovrai fare una certa tecnica, queste sono l’eredità di una serie di insegnamenti tramandati oralmente e solo dopo trascritti per non venir dimenticati basti pensare al Manoscritto 3227a. Qui sembra che Meyer abbia voluto continuare questa tradizione, forse per sua abitudine oppure per omaggiare i maestri del passato, forse solo per usanza sua e dei suoi contemporanei di abbellire e rendere sfarzosi i propri testi con appendici, abbellimenti di forma e decorazioni. Una cosa è certa il trattato del Meyer, osservato ed interpretato con i nostri occhi moderni, trasmette oltre che dirette informazioni anche suggestioni che sembrano voler immergere il lettore, in un contesto più ampio e vitale. Ci riesce attraverso dettagli delle tavole che rappresentano situazioni di combattimento o azioni per niente banali suggerite in molte Stücke e anche la poesia credo contribuisca a dare più incisività al contesto.

Nella descrizione Meyer continua a dare per assodato che sono già affrontati diversi argomenti fondamentali attraverso la prima parte del trattato sulla spada lunga, che lui continuerà a chiamare spada, in compenso ritratterà le guardie e le posizioni da tenere, varie forme di tagli e alcune specifiche istruzioni per capire come dovrebbe essere svolto un combattimento proficuo.