
Fustus Agrestis di Mair: familiare?
18/03/2010Scrivo due righe per segnalarvi questa interpretazione di un nostro “collega” olandese dei brani che Paulus Hector Mair dedica alla… Clava!
Ebbene sì, direttamente uscito da un mazzo di carte da briscola, questo enorme bastone viene trattato come arma contadina, assieme a falce e falcetto (che già abbiamo visto). I movimenti per roteare questo fustus agrestis, come mi hanno fatto notare in molti, ricordano molto Fiore e se per questo anche Liechtenauer. L’autore, invece, dice che forse si è lasciato ispirare troppo da un seminario di Montante Iberico.
Buffo, vero? Traiamone pure le conclusioni che preferiamo :).
Secondo me, non c’è più di tanto da stupirsi: ho letto recentemente che un maestro di bastone a due mani del XIX secolo, Cerri, stabilisce in un suo manuale che la pratica del bastone si avvicina a quella della spada a due mani proposta dal Marozzo… sembra, insomma, che il modo razionale per usare un’arma lunga e contundente più o meno sia quello. O, piuttosto, a seconda dell’arma che sappiamo usare tendiamo a leggere tutte le testimonianze simili come se quell’arma riguardassero: guardando due pagine dell’opera di Cerri, mi pare che non c’entri molto con Marozzo! Mi pare un pericolo terribile, perchè porta a vedere cose che non ci sono.